15 Lug Perché dovresti usare WhatsApp per fare marketing
Perché dovresti usare WhatsApp per fare marketing
Perché dovresti usare WhatsApp per fare marketing. Lo sapevi? WhatsApp conta più di 1,2 miliardi di utenti attivi mensilmente: più di Twitter e Snapchat messi insieme. Eppure, chissà perché, troppo spesso WhatsApp viene tagliato fuori dalle strategie di marketing delle imprese.
La grande diffusione di WhatsApp
Insieme a Instagram, WhatsApp fa parte della grande famiglia di Facebook. In Italia, così come in tutto il mondo, viene largamente utilizzato come app di messaggistica istantanea.
Uno dei principali vantaggi di WhatsApp è che non c’è praticamente nessuna barriera all’entrata: basta uno smartphone. Ma cosa si può fare? Beh, praticamente tutto quello che faresti con gli SMS… e qualcosa in più! Attraverso WhatsApp è possibile infatti:
– inviare immagini e contenuti video;
– usarlo come strumento di indagine per ottenere feedback e dati sui clienti;
– usarlo come app di messaggistica per inviare avvisi su nuovi eventi e vendite.
Se ti occupi di marketing, dovresti quindi smetterla di guardare a WhatsApp solo come a un’app di messaggistica!
Come utilizzare WhatsApp per fare marketing
Con WhatsApp è possibile lavorare su più fronti:
– Messaggi broadcast: con un messaggio broadcast, puoi inviare un singolo messaggio a più contatti. Questa funzione potrebbe essere utilizzata, ad esempio, per realizzare una campagna del tutto simile al marketing via SMS.
– Stato di WhatsApp – immagini: puoi pubblicare video e immagini per mantenere alto l’interesse del pubblico nei confronti del tuo brand; dopo 24 ore, la tua storia si cancellerà da sola.
– Stato di WhatsApp – testo: puoi generare uno stato (una breve frase) per diffondere un codice sconto, invitare il pubblico a chattare con te o per qualsiasi altro invito all’azione.
Il funzionamento degli Stati assomiglia molto alle Storie di Instagram e di Facebook (e non a caso, visto che, come abbiamo detto, queste app fanno tutte parte della stessa famiglia).
Limiti di WhatsApp: la privacy
Ebbene sì, anche WhatsApp ha i suoi limiti, che non fanno riferimento però all’app stessa quanto piuttosto all’utilizzo dei contatti che abbiamo a nostra disposizione. Infatti, non possiamo inviare contenuti promozionali sugli smartphone dei nostri clienti senza prima aver ottenuto il loro consenso. In altre parole, prima di inviare qualunque tipo di comunicazione via WhatsApp, dobbiamo premurarci di chiedere ai nostri clienti l’autorizzazione per la privacy a ricevere comunicazioni. Non solo: dobbiamo stare bene attenti anche a scegliere con cura i contenuti e a pianificare gli invii.
Perché? Il riferimento corre al nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) che, dal 25 maggio 2018, aumenta gli obblighi in capo alle imprese che posseggono o utilizzano database di indirizzi e-mail, numeri di telefono e dati sensibili.
Secondo il nuovo regolamento:
– al momento dell’autorizzazione, gli utenti devono fornire il loro consenso in maniera chiara, univoca e tracciabile;
– le privacy policy devono essere trasparenti e facilmente raggiungibili su una sezione specifica del sito;
– i dati raccolti possono essere utilizzati solo per finalità collegate a quelle dichiarate al momento della richiesta del consenso.
Un consiglio? Raccogli pure i numeri di telefono dei tuoi clienti… ma prima di utilizzarli per mandare i tuoi messaggi promozionali assicurati di aver ricevuto il loro consenso scritto! E se hai ancora qualche dubbio sulla tua personale campagna marketing su WhatsApp, rivolgiti a BMG Immagine per una consulenza personalizzata!